giovedì 6 settembre 2007

Il ritorno della Festa di Piedigrotta

Mi hanno sempre insegnato, e gli studi scientifici me lo hanno confermato, che quando la nostra psiche vive un malessere è necessario veicolare le energie negative verso qualcosa che le faccia esplodere ( gridare ad esempio ..)al di fuori di te e/o polarizzarle verso un progetto, uno scopo che ti conduca ad una vera e propria gratificazione il più spesso fisica..
Se ciò non accade ecco sprigionarsi il rito della la frustrazione, della mortificazione, una implosione interna, un tumore, una infezione non drenata , complicazioni che mettono a rischio tutti quei fini meccanismi che ti tengono in vita.
Alcuni miei amici filosofi hanno addirittura postulato che questa ipotesi biologica è possibile applicarla anche nello studio dei comportamenti di massa.
Ecco che mi sovviene allora come siano nate alcune festività carnevalesche, la liberazione degli eccessi, di alcuni riti orgiastici, feste priapiche, dionisiache, ove la furia allegorica trovava libero sfogo.
Mi spiego così anche i colossei, gli stadi e gli ultrà scatenati…
Ecco la festa di Piedigrotta, o meglio , ecco RESTITUITA ( come proclamano i nostri attuali dirigenti cittadini) al popolo la SUA festa..
E poco conta se la nostra città continua quotidianamente a spararsi, uccidere,spaccare vite, distruggere per sempre innocenti famiglie, rubare,oltraggiare, infierire,
Poco conta che se muori in questa città devi pagare alla malavita un caro prezzo per essere pacificamente sepolto, e se poi ( sono immagini di stamattina) dalla tua tomba
sparisce il marmo funerario che viene sostituito con una lastra di compensato o di cartone…
Poco conta che ieri, in un abbraccio simbolico, una vasta rappresentanza della intellighenzia( ? ) cittadina intorno al palazzo del potere ( Palazzo S. Lucia ) invocava a che il governatore la smettesse di sperperare milioni di euro a favore di consulenze esose ed inutili ( se non per comprarsi, con le nostre tasse, nuove fette di elettorato….).
E mentre la città festeggia un uovo sperpero , io carico la famiglia e fuggo via ….questa festa non mi appartiene…










2 commenti:

finardi ha detto...

inizialmente mentre leggevo il tuo post ho commesso un errore di lettura,non ho capito che nella frase finale "uovo sperpero" mancava la enne,ho dovuto rileggere per capire che quella stranezza che mi aveva fatto sorridere non era un concetto assurdo,o forse sì.
Intendiamoci vanno bene le feste e ricorrenze ma di solito esse servono per rimpolpare anche le tasche di DIRETTORI ARTISTICI che fanno poco e niente,fatto salvo il che potrebbero esserci di fondo persone che lavorano alacremente nel progetto e con convinzione. Insomma ci sarà qualcuno che incrociando le gambine delicate e distendendosi in poltrona se la gode,magari ricevendo poi lodi dal palco.
Inutile,tanto vale festeggiare un uovo,magari un "uovo sperpero"

ottoflash ha detto...

Ma sì Finardi, che uovo sia....
Come l'uovo di Virgilio che la leggenda vuole
sospeso, in piedi , nelle fondamenta di Castel dell'ovo
D'Altronde meglio un uovo oggi che un... uomo sperpero domani....