martedì 8 maggio 2007


No piangi? No partyDall'Oriente sbarcano in Europa ed in Usa i «crying clubs»,locali dove si beve e si piange, chi per stress chi per tendenza
In Estremo Oriente il «crying boom» è dunque diventato una vera e propria industria, con un giro d’affari milionario e un interesse trasversale, visto che le lacrime non conoscono età o condizione sociale.
UsA, LA «RETE» DEL PIANTO-La febbre del pianto ha contagiato rapidamente anche la rete ed è sbarcata negli Stati Uniti grazie a www.cryingwhileeating.com, sito specializzato in video e foto dove si piange mangiando (c’è pure l’indicazione del menù accanto ad ogni clip) e bisogna anche spiegare il perché, con motivazioni che vanno dal «riscaldamento della Terra» al «non essere mai stati in Sicilia», fino «all’indimenticabile fine di Titanic»
[Fonte dal Corriere della Sera]

...Mamma mia che palle....
Più di "tendenza",per questi quattro coglioni, sarebbe raccontargli una barzelletta e frustarli ogni volta che ridono...

7 commenti:

Ueuè ha detto...

Un bel tour nell'Italia delle macerie, con sosta prolungata a Napoli (degustazione di pizza margherita, accovacciati su montoni di monnezza in compagnia di zoccole che reclamano il cornicione), penso che aumenterebbe
gli introiti.

ottoflash ha detto...

Eh no! Ueuè.....
le tue apologie contro Napoli tientele sul tuo blog....
Noi , invece , ci viviamo ancora e forse parlarne male è l'unico previlegio autorizzato che ci è rimasto..................
Forse è per questo che Giorgio Bocca ("Napoli siamo noi" ???) lo abbiamo un pò molto sul c....
Hai sempre parlato di "atto creativo" e mai come in questa città oggi ne abbiamo bisogno per risolvere il problema munnezza............."Si Camorra licet"

Ueuè ha detto...

Ma io sono napoletana, e ci ho ancora una casa, e delle persone alle quali voglio bene, ed ho gli stessi tuoi diritti. Se poi il tuo blog è censurato puoi sempre cancellare i miei commenti, sei tu il padrone. Ma "si camorra licet" è l'ostacolo che costringe i napoletani a votare sempre nella stessa maniera per poi continuare a piangere e a lamentarsi senza costrutto, allora non ho pietà per nessuno. Ciò non toglie però che Giorgio Bocca dovrebbe farsi i cazzi suoi.

ottoflash ha detto...

Ueuè,scrivi di essere napoletana, perdonami ma non credo che tu sia una donna.. in riferimento anche al tuo ultimo post mi sembrava di capire che di coglioni tu ne abbia più di due ........
Se poi sei napoletano bè, alzo le mani...
Ma mi da un tantino fastidio essere ricordato come gente e munnezz....

Ueuè ha detto...

I coglioni come simbolo c'è gente che ce l'ha e gente che non ce l'ha. A prescindere dal sesso. Questa dovrebbe essere l'unica vera distinzione DISCRIMINANTE tra le persone. In tal modo non avremmo più piagnistei, ricatti, opportunismi e via dicendo. Quelli coi coglioni li hanno sempre messi a tacere chiamandoli "fascisti" con sei milioni di morti sulle spalle, anche se all'epoca non erano ancora nati, anche se condividevano idee liberali, anche se avevano orrore dei nazi. Una bella operazione culturale studiata a tavolino. Ma adesso basta. E basta davvero.

VitoBarese ha detto...

Ave...
E poi con questa storia del fascista ci hanno costretto a dimenticare pagine di storia, dure da digerire, scomode, antipatiche o simpatiche che siano, ma sono pagine della nostra storia...
...e per Dio sono passati più di sessant'anni!

Anonimo ha detto...

le pagine della storia a cui ti riferisci sono innegabilmente antipatiche. per usare un eufemismo.
il revisionismo è inaccettabile, la storia in questo caso non è fatta di punti di vista.